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Origini e tradizioni del Portico di San Luca

Il Comitato per il restauro del portico di San Luca, si è costituito il 27 gennaio 1988 con Atto notarile e il 1 luglio 1988, il riconoscimento di personalità giuridica da parte della Regione Emilia Romagna.

Il Comitato è costituito dall’Arcidiocesi di Bologna, Comune di Bologna, Quartiere Saragozza,

( sede del Comitato ) e Santuario della Beata Vergine di San Luca, ed è composto da esperti professionisti volontari.

Gli obiettivi del Comitato sono raccogliere fondi: finanziamenti da parte di enti pubblici e privati, donazioni,  sponsorizzazioni, ecc. e di provvedere alla cura e al restauro di un bene architettonico unico al mondo e molto caro alla città di Bologna.

Durante l’anno ( 1988 ) molti eventi furono organizzati dal Comitato promotore, non solo per

far conoscere il progetto di lavoro ma raccogliere anche fondi per provvedere alle necessità di ristrutturazione e restauro.

Altri importanti lavori furono eseguiti negli anni 1992 – 1997 durante il Giubileo – 2000 per il Congresso Eucaristico Nazionale -  2012 restauro Arco del Meloncello – 2014 Crowdfunding.

 

Il 1 ottobre 2019 sono iniziati i lavori di  Ristrutturazione e Restauro Portico Monumentale del Complesso della Beata Vergine di San Luca – Bologna per la sua funzione legata all’esercizio del culto, quanto alla fruizione turistico - culturale del bene medesimo” nel tratto di collina dell’Arco del Meloncello al Santuario” con fine lavori al 30 dicembre 2020.

 

La storia racconta . . . . .

 

Era  il 1433 e si racconta che le campagne bolognesi erano distrutte da massacranti piogge continue, nubifragi, alluvioni non davano tregua mettendo a dura prova la popolazione con la minaccia di una sicura carestia per la mancanza dei raccolti.

Un’autorevole cittadino, prendendo spunto da una tradizione di una cittadina toscana, in occasione di calamità simile a quella che stata accadendo a Bologna, propose di organizzare e portare in ” Processione la Madonna di San Luca “ in città per una benedizione. 

Partendo dal Colle della Guardia la Confraternita della Compagnia della morte, accompagnati dal Clero, dalle autorità, dai nobili della città e dal popolo, prelevarono la Sacra e dal Santuario sotto un grande acquazzone, percorsero i sentieri impervi e sconnessi della collina e La portarono verso la città.  Arrivati alla Porta (Saragozza) dove ora è la Chiesa di San Giuseppe dei  Cappuccini, il cielo improvvisamente cominciò a schiarirsi, si rassenerò e la pioggia cessò.

Il pellegrini increduli, pensarono che “ la Beata Vergine aveva accolto le loro preghiera  facendo cessare la pioggia “ un miracolo !!! il raccolto era salvo e per ringraziamento decisero di ripetere

ogni anno nello stesso periodo la Processione per una Benedizione.

Segnarono il percorso attaccando ai ramoscelli degli alberi immagine sacre e recitando il Santo Rosario.

Il 4 luglio 1433 fu la prima volta che la Beata Vergine di San Luca discese in città in Processione e da allora non si è mai interrotta la tradizione fino ai nostri giorni.

Ogni anno scende il sabato prima della domenica dell’Ascensione e risale la domenica di Pentecoste, nel Suo viaggio lungo tutto il Porticato, viene accompagnata a spalla dalla 

Confraternita dei Domenichini, altre Confraternite devote alla Sacra immagine, dal Clero, Autorità e dal popolo recitando i Misteri del Santo Rosario.

 

Il “ Portico “ tratto in salita rappresenta un miracolo tecnico ambientale dell’edilizia, se si pensa che uomini, donne e bambini, devoti alla Sacra Immagine della Beata Vergine di San Luca, lo hanno costruito con le loro mani, passandosi fra di loro pietre e sassi ( Passamano ) portando a termine la costruzione fra mille difficoltà, sentieri impervi quasi inaccessibili ( 1706 – 1715 ) un’opera unica al mondo con i suoi 3796 mt. di lunghezza. 

Il Portico è formato da 666 archi; iniziano all’Arco Bonaccorsi ( Porta Saragozza ) fino all’Arco del Meloncello parte pianura n. 316: ( 1674-1676 ) Poi la ripida salita  con curve importanti  dall’Arco del Meloncello fino al Santuario parte collina, con 350 Archi.

Il congiungimento fra i due porticati fu realizzato fra il 1721 – 1732 con grande maestria da C.F.Dotti.

In Via Saragozza al n. 175 ( parte pianura ) a fianco la sede dell’Ordine degli Architetti della città di Bologna, è collocata in una nicchia un gruppo marmoreo detto della “ Madonna Grassa “

Realizzata attorno al 1706 da Andrea Ferreri.

La Commissione e cultura dell’Ordine da sempre, testimonia devozione e cura per la preziosa icona e in occasione del restauro da loro effettuato nel 2016, fu inaugurata una mostra illustrativa dell’opera.

All’Arco del Meloncello, saliti i gradini sul lato sinistro si incontra la piccola Chiesa di Santa Sofia

Proseguendo dopo l’arco una “piccola Cappella”. Qui iniziano i Misteri del Rosario: Gaudiosi, Dolorosi e Gloriosi. Ogni mistero riporta un’immagine sacra di riferimento.

Ancora oggi a metà ottobre, ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, accompagnati da insegnanti, genitori, amici, Clero e Autorità, docenti universitari rievocano la storia del passato.

Quest’anno è stata la XVII edizione del ” Passamano per San Luca - Festa internazionale della storia “ così ideata  e definita dal Prof. Rolando Dondarini, Professore e Docente universitario di storia antica presso l’Università di Bologna.

Festa che per una settimana è ricca di incontri e conferenze a livello internazionale, quest’anno 

si sono svolti al Palazzo dell’Archiginnasio. 

L’associazione del Circolo Filatelico Bolognese in occasione dell’evento esegue l’annullo postale a tema.

Ma il Portico, conosciuto e amato da tutti i bolognesi e non, risente dei suoi anni e ha sempre bisogno di cure per poterlo conservare a lungo, tanto è stato fatto in passato con ingenti interventi di restauro ma necessita di una presenza continua e i lavori sul Portico vengono organizzati, progettati, realizzati ed eseguiti da “ Comitato per ul restauro del portico di San Luca “, scadenzando l’urgenza, secondo la disponibilità acquisita con le donazioni.

Parte integrante del portico è la Chiesa di Santa Sofia all’Arco del Meloncello ( 1742 ) Chiesa consacrata da Sua Em.za il Card. Giacomo Lercaro voluta dalla Confraternita dei Domenichini per i loro incontri devozionali, ora sede delle quattro Confraternite per le onoranze alla Beata Vergine di San Lucaè centro culturale sia religioso che civile dove si possono realizzare eventi

Culturali.

Il portico di San Luca inizia a Porta Saragozza, Arco Bonaccorsi (parte pianura)  prosegue fino all’Arco del Meloncello e poi fino al Santuario ( parte collina ) fra ripide salite e piccoli tornanti, passando sotto archi si arriva al Colle della Guardia: il Santuario della Beata Vergine di San Luca.

 

Il numero degli archi è 666.

Numero inquietante, citato nell’Apocalisse di Giovanni cap. XII.

Bologna 11 novembre 2019

SS.

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